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martedì 11 agosto 2009

Intervista al nuovo amministratore delegato di Eur Spa

Tratto da "Il Messaggero.it"

«Eur, collegamento rapido con la Fiera»
Mancini: «Centro congressi per il 2012»


di Mauro Evangelisti

ROMA (11 agosto) - Sull’agenda di Riccardo Mancini, amministratore delegato di Eur Spa dal 21 luglio, ci sono alcuni appuntamenti importanti a medio-lungo termine: 2012, inaugurazione del centro congressi, la Nuvola di Fuksas, «per il quale dobbiamo cominciare a vendere l’offerta, perché i congressi si vendono tre anni prima»; i collegamenti fra l’Eur e la nuova Fiera di Roma, «ne ho già parlato con l’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, stiamo ragionando su una metropolitana leggera di superficie», il Gran Premio di Formula Uno, «che, a certe condizioni, ha enormi possibilità, anche se è evidente che serve il sì di Eur Spa visto che si dovrà realizzare su un’area che gestiamo noi».

Mancini, che situazione ha trovato al suo insediamento?
«Chi ci ha preceduto ci ha lasciato una situazione ben avviata. Mi sono messo al lavoro dalle 6 a mezzanotte, perché c’è molto da fare. La mia esperienza nel XII Municipio mi ha aiutato, perché conosco bene il territorio, ci sono nato e ci vivo».

Prime cose da fare.
«Per la Nuvola sono convinto che i lavori possano essere conclusi per il 2012. E allora è importante mettersi al lavoro, fin da subito, nel mercato del turismo congressuale. I congressi si organizzano tre anni prima, non possiamo attendere».

C’è un evidente problema di collegamenti, con la Fiera di Roma, con l’aeroporto e con il Litorale.
«Ho già incontrato l’assessore Marchi. L’obiettivo è quello di realizzare un collegamento rapido, una monorotaia o una metropolitana di superficie. Ma un altro progetto sul quale noi dobbiamo impegnarci è quello del velodromo».

Cosa prevedete di differente rispetto a quanto era già stato indicato dalla precedente gestione?
«Dopo l’implosione del vecchio velodromo, c’era il progetto di realizzare il polo natatorio, sportivo e il centro anziani. Ma temo che la gestione di una struttura di questo tipo non sia economicamente sostenibile. Per questo è in corso una riflessione».

Quando si parla di Eur, da un po’ di tempo a questa parte, il pensiero va al Gran premio di Formula Uno. Il nuovo presidente di Eur Spa, Pierluigi Borghini, nella sua prima intervista, è apparso perplesso.
«Io non sono contrario, purchè si rispettino quelli che poi sono gli obiettivi di Eur Spa: la difesa del patrimonio storico e ambientale dell’Eur (teniamo conto che qui gravitano 635 mila metri quadrati di parchi). Fatti salvi questi presupposti e alla luce dei ritorni economici prospettati la mia opinione è che sia una grande occasione».

Cos’altro c’è scritto nella sua agenda di nuovo amministratore delegato?
«Uno dei nostri azionisti è il ministero del Tesoro. Bene penso sia giusto affrontare con il Ministero il tema della valorizzazione del patrimonio demaniale inutilizzato all’Eur. Penso ad esempio le caserme».

Ma è vero che Alemanno l’ha scelta solo perché è un suo amico? E’ vero che lei si è occupato della sua campagna elettorale?
«E’ vero, ho seguito la sua campagna elettorale. Io vengo dal mondo dell’imprenditoria, sono titolare di un’azienda che si occupa della bonifica di terreni inquinati dai prodotti petroliferi. Alemmano e il ministero del Tesoro mi hanno scelto per le mie comeptenze d’imprenditore. Non nego che in gioventù, con Alemanno, ho militato nella destra storica, con lui c’era grande vicinanza».

Quanto è cambiato Alemanno rispetto a quando eravate ragazzi?
«Siamo cambiati tutti, abbiamo corretto alcune cose sbagliate. E ora ci candidiamo a governare il Paese».

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